La leadership di Eurolandia e i capitali tedeschi
La Germania è alla guida di Eurolandia ed il rigore, la Bce
che non stampa denaro, l’assenza di eurobond, le varie misure adottate o no in
Europa ne sono la prova.
Qualche domanda su chi guida è sempre lecita. Ad esempio,
quali sono gli obiettivi della Merkel? Dai fatti, non sembrano coincidere con
la salvezza dell’eurozona!
Il rigore che viene imposto a Paesi come l’Italia costringe
i governi a privatizzare (svendere, visti i tempi) e a limitare l’intervento
pubblico nell’economia. Secondo alcuni economisti, infatti, è probabile
che si verifichi un meccanismo di centralizzazione dei capitali: acquisizioni
dei capitali deboli (es. nei Pigs) da parte dei capitali forti (es. tedeschi).
La Merkel, inoltre, sta firmando importanti accordi commerciali
con i Paesi dell’est. Paesi come Kazakstan e Cina saranno cioè i nuovi
acquirenti delle merci tedesche, proprio quando molti di quelli europei
ridurranno le proprie importazioni dalla Germania.
Secondo i dati, l’80% del surplus commerciale
tedesco è proprio nei confronti degli altri Paesi europei. Questo vuol dire, ad
esempio, che la Grecia importa dalla Germania più di quanto ci esporta e quindi
che i greci si indebitano verso imprese e banche tedesche. Se si vuole salvare
la Grecia (e non solo) serve dunque anche un certo riequilibrio nella Bilancia
dei Pagamenti dei Paesi euro. Il G20 lo dice, ma il Paese che guida l’eurozona
non rispetta l’impegno preso di stimolare la domanda interna (che
significherebbe anche ridurre la competitività tanto agognata dai capitalisti
di ogni dove).
Dai fatti, insomma, sembra che gli interessi dei capitali
tedeschi siano garantiti. Ma gli interessi di Eurolandia? L’obiettivo della
Merkel è ottenere il sostegno dei capitalisti tedeschi per il proprio partito
anche a costo di sacrificare l’eurozona?
Sembra dunque che gli obiettivi di chi guida Eurolandia non coincidano
con la salvezza dell’euro. Sono sufficienti questi fatti per delegittimare,
prima che sia troppo tardi, la persistenza della Merkel alla guida
dell’eurozona? È tempo di una forte alleanza tra le forze politiche europee
alternative a questa leadership conservatrice. È tempo quindi che le sinistre
europee, tutte, si uniscano con lo scopo dichiarato di togliere dalla guida di
Eurolandia chi non ne fa gli interessi. I fatti per motivare la deposizione non
mancano e neanche, a mio parere, il sostegno del popolo.
07/03/2012
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