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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

Sulle minoranze

"Io sono ebreo e ho il dovere di ricordare ciò che ha subito la mia gente. Ma proprio perchè questo è stato un massacro di esseri umani, tra cui ebrei, rom e antifascisti, si devono ricordare tutti, soprattutto quelli piu' scomodi. Ora e' diventato molto di moda, in Occidente, fare i carini con gli ebrei ma non con i rom. Dobbiamo ricordare tutti i popoli che hanno subito violenza. In questo senso, il destino degli ebrei vale per quello di tutte le minoranze." Moni Ovadia

Domanda di Sinistra

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Il sito lavoce.info offre dati interessanti sulla caduta della domanda interna in Italia e che potrebbero riallacciarsi facilmente alla critica avanzata nel post precendente alle politiche di deflazione salariale. Una politica del genere è criticabile perchè, ad esempio, se è vero che da un lato contribuisce a rendere più competitive le nostre merci all'estero, dall'altro comprime il potere d’acquisto dei lavoratori e, di conseguenza, i consumi e la domanda interna. Sergio De Nardis su lavoce.info scrive che "la compressione della domanda interna ha effetti pervasivi, non limitati alle aziende rivolte al mercato italiano. Interessa anche gli esportatori, cioè gli operatori più produttivi. La realtà della manifattura esportatrice è fatta di imprese che vendono molto anche in Italia: il 65 per cento del loro fatturato si realizza nel mercato domestico", come si vede dalla tabella che riproduce nel suo articolo. Questo, oltre ad una contrazione del fat

Il lavoro secondo Mario Monti (e la Sinistra)

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La campagna elettorale italiana entra nel vivo ed il terreno di scontro favorito da Mario Monti è quello del lavoro. Il bersaglio preferito è l'ala sinistra del centrosinistra che, da Stefano Fassina fino a Nichi Vendola, viene continuamente bollata come conservatrice. Come slogan potrebbe anche suonare bene e portare voti. Monti, dice , vuole "andare più a fondo per le riforme sul lavoro di quanto la Cgil e il Pd consentano". Ma dove vuole andare? Riprendo e riassumo le riflessioni maturate ai tempi della Riforma del Lavoro e ai tempi dell' accordo di produttività . La Riforma del Lavoro del governo Monti puntava su maggiore flessibilità per creare posti di lavoro. Come dimostra Brancaccio , però, gli studi dell'OCSE non sono riusciti a dimostrare che maggiore flessibilità si traduca in maggiore occupazione: mettendo in relazione l’indice EPL (che misura il grado di protezione del lavoro) con il tasso di disoccupazione di diversi Paesi, non si riscontra

OT Voto Bruce Springsteen (solo per fan!)

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Riprendo la simpatica idea di questa pagina su facebook , che in piena campagna elettorale invita a "votare per il rock", e ripropongo qui uno dei cartelli elettorali che hanno realizzato. Ecco la mia (stupida) analisi ironica dell'improbabile programma elettorale di Bruce Springsteen, sulla falsa riga delle 13 tracce del suo ultimo album Wrecking Ball. ANALISI DEL PROGRAMMA DEL CANDIDATO Ho letto il programma in 13 punti di questo tizio e ho deciso di votarlo. Mi ha convinto l’analisi della crisi economica del candidato, che al terzo punto del programma scrive: “i giocatori d'azzardo lanciano il dado, i lavoratori pagano i conti ” ( shackled and drawn ) e al quarto punto: “ il banchiere diventa sempre più grasso, il lavoratore sempre più magro ” (jack of all trades) e, dunque, condivido il proposito psuedo-socialista   del quinto punto: “ manda i capitalisti senza scrupoli dritti all'inferno ” (death to my hometown). Per queste ragioni, no

Buoni propositi per l'anno nuovo

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L'ultimo Bollettino di Bankitalia fa notizia soprattutto perchè vengono riviste in peggio le stime del Pil per il 2013, che dovrebbe scendere dell'1% invece dello 0,2% precedentemente stimato, e perchè prevede che la recessione finirà nella seconda metà dell'anno.  Concentrando, invece, l'attenzione sul brutto anno appena trascorso, si legge sul sito del Sole 24 Ore che "quanto al calo dell'1,2% registrato nel 2012, i tecnici di Bankitalia lo attribuiscono principalmente a due fattori ben noti: il balzo dello spread, iniziato nel luglio 2011, e le manovre correttive introdotte dal "Governo dei Professori" per evitare «un incontrollato peggioramento»" e, soprattutto, si quantifica il contributo negativo di questi fattori: "il caro spread e il successivo aumento del costo del denaro hanno provocato in particolare l'abbattimento di un punto di Pil, mentre un altro punto lo hanno eroso proprio le manovre Monti". Sì, le mano