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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

La Sinistra e il Jobs Act di Renzi

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Il Parlamento sta convertendo in legge il decreto lavoro del governo Renzi, quello che ci precarizza ancora di più eliminando l’obbligo di indicare la causale dei contratti a termine e, cioè, il perchè quel contratto è solo temporaneo (alla faccia della "svolta buona"). Il premier, infatti, sostiene che maggiore flessibilità aiuti a ridurre il numero dei senza lavoro: "I dati sulla disoccupazione lo dimostrano" - ha dichiarato - "nel 2011 l'Uk era all'11% e l'Italia all'8,4%, ora loro sono al 7% e noi al 13%: in questi anni abbiamo perso troppa strada, noi abbiamo un sistema che manca di flessibilità" . Questa presunta correlazione, in realtà, non è dimostrata affatto. Come ricordava poco tempo fa Emiliano Brancaccio , i test dell’OCSE, la rassegna di 13 ricerche empiriche di Boeri e van Ours e persino il capo economista del Fondo Monetario Internazionale, Olivier Blanchard, smentiscono l’esistenza di una correlazione tra ri

Costo del lavoro e (sovra)costo del capitale

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Secondo l' Eurostat , il famigerato costo del lavoro in Italia non è così alto come si sente ripetere sempre più spesso ma, al contrario, è in linea con la media europea.  Carlo Clericetti , inoltre, ricorda che in Italia il lavoro pesa in media solo del 15,3% sul totale dei costi di produzione e, come si vede dal grafico, anche in misura minore rispetto ai nostri concorrenti. Ci sono, dunque, ben altri costi che incidono sulla competitività delle imprese italiane.  Un esperimento interessante sarebbe replicare quanto fatto dagli economisti del Clersé in Francia: misurare il " sovraccosto del capitale ". Il costo economico del capitale è lo sforzo produttivo necessario per fabbricare gli strumenti, e più in generale, l’insieme dei mezzi di produzione, mentre il costo finanziario del capitale è composto dagli interessi versati ai creditori e dai dividendi pagati agli azionisti. Una parte di questi interessi e dividendi copre il rischio incorso da