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No alibi al cambiamento: la ripartenza è solo un rimbalzo precario

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La ripartenza dell'economia è un rimbalzo tecnico e precario: non funga da alibi per impedire i grandi cambiamenti attesi da tutti noi durante le fasi più acute della pandemia. U n mio commento apparso con il titolo " La ripresa è un “rimbalzo”  E la precarietà  continua a dilagare" su  Strisciarossa . La progressiva riapertura dei luoghi e delle attività finora in lockdown ci riporta lentamente verso un’apparenza di “normalità” e, con essa, anche i dati sulla crescita e sull’occupazione indicano primi segnali di ripartenza per il nostro Paese. Si tratta di dati che, come vedremo a breve, vanno anche contestualizzati ed approfonditi per ottenere un quadro più completo del tipo di ripresa a cui stiamo assistendo. Nel frattempo, però, non mancano i commenti entusiastici da parte di molti esponenti del governo. Si pensi, ad esempio, a come sono stati accolti i dati sul mercato del lavoro diffusi la scorsa settimana da Istat, MdL, Inps, Inail e Anpal nella loro consueta Nota...

Fascismo e (non) libertà sindacali - letture per ANPI BN

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Per il ciclo di letture organizzato in occasione del 25 Aprile 2021 da ANPI BN, un breve estratto, tradotto in italiano, da  “Italian Trade Unions under Fascism”, pubblicato nel 1937 da Gaetano Salvemini in The Fate of trade unions under fascism. Guarda il video sulla pagina FB dell'ANPI  oppure clicca qui 👇 Scarica il video su Icedrive: clicca qui

Le conseguenze del primo Brunetta sul mondo del lavoro

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É online da  oggi il  blog della FP CGIL INPS !  In apertura, anche le mie riflessioni sul ritorno di Brunetta come Ministro della Funzione Pubblica: "Le conseguenze del primo Brunetta sul mondo del lavoro". Con il giuramento al Quirinale dello scorso 13 febbraio, la Pubblica Amministrazione ha ufficialmente un nuovo ministro, l’On. Renato Brunetta . Si tratta di una personalità che ha già ricoperto lo stesso ruolo dal 2008 al 2011 e non solo generando la contestata riforma che porta il suo nome, ma anche alimentando un aspro clima sociale nei confronti dei lavoratori pubblici a colpi di virulenti epiteti come “fannulloni” o “la peggiore Italia” che risuonano ancora oggi nelle menti di molti di noi. Simili modalità comunicative ebbero l’effetto di costruire una narrazione utile a giustificare alcune delle normative più regressive per il mondo del lavoro pubblico . Come ha già ricordato infatti la segretaria nazionale della FP CGIL, Serena Sorrentino, in quegli anni Brunet...

Licenziare nessuno e lavorare meno, lavorare tutti

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Perchè lo sblocco dei licenziamenti chiesto da Confindustria non salverà l'industria italiana e perchè puntare su contratti di espansione ed investimenti in formazione, anche in chiave strutturale. Un mio contributo, apparso con il titolo " Licenziamenti, non sarà così che si salverà l’industria italiana",  su Strisciarossa . In seguito alla chiusura delle attività per lockdown e alla drastica caduta dei redditi che abbiamo registrato in Italia, con il Decreto Cura Italia il governo Conte aveva introdotto – e poi continuato a prorogare – il ben noto e contestato blocco generalizzato dei licenziamenti collettivi e dei licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo. L’ultimo intervento, con il ddl bilancio, ha esteso la proroga fino al prossimo 31 marzo 2021. Sull’opportunità di prorogare ulteriormente il divieto di licenziamento si confrontano due visioni radicalmente opposte in base alle quali dovrà esprimersi anche il prossimo governo Draghi, l’una fatta p...

La caduta delle statue in un mondo di sfruttati e sfruttatori

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Una statua che cade è un simbolo che, con una forza dirompente - come non vedevamo da tempo - grida che il mondo è diviso in sfruttati e sfruttatori, ieri e ancora tutt'oggi. Una riflessione sulle proteste di Black Lives Matter per il blog del collettivo Futuro Prossimo ( link ). Dopo la tragica morte di George Floyd a Minneapolis, centinaia di manifestanti stanno invadendo le piazze degli Stati Uniti d’America e di tanti altri Paesi in tutto il mondo. La protesta ha conosciuto nuovo vigore con l’abbattimento di diverse statue, come quella del mercante di Bristol impegnato nel commercio degli schiavi Edward Colston e quella dello scopritore del Nuovo Mondo, Cristoforo Colombo, a Boston, Richmond, e Saint Paul. Vengono prese di mira statue che simboleggiano in qualche modo una sciagura tipica dei tempi in cui sono vissuti molti di questi personaggi scolpiti nella pietra: lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.  Il dibattito pubblico si è particolarmente concentrato nel condanna...

Ridurre l'orario di lavoro è progresso, FP

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Ridurre l' orario di lavoro : un tema che, tra le polemiche, ritorna sulla scena politica di queste settimane. Qualche dato, qualche riflessione su domanda/offerta e qualche retaggio del passato in u n mio contributo per Futuro Prossimo ( fonte ). Con la crisi innescata dalla pandemia da Coronavirus sono tornate in auge le proposte politiche di riduzione dell’orario di lavoro. Ci sono proposte di natura e di orizzonti diversi ma tutte condividono in larga parte l’obiettivo di breve periodo di redistribuire le occasioni di lavoro esistenti tra un numero maggiore di individui.  Lo scontro politico più evidente si è consumato dinanzi alla proposta di ridurre l’ orario di lavoro a parità di retribuzione , verso la quale le parti datoriali hanno mostrato una decisa e dura opposizione. Una levata di scudi singolare per la classe dirigente di un Paese in cui, secondo l’OCSE, i lavoratori dipendenti lavorano in media 1.586 ore all’anno contro, ad esempio, le 1.305 ore della Germania ...

Dati Istat: siamo sempre più precari, WSI

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L' ISTAT  diffonde oggi le stime sulla crescita e sull'occupazione italiana a gennaio e comunica un aumento di 0,2 punti percentuali del tasso di disoccupazione rispetto a dicembre, ma anche un contemporaneo aumento del numero delle persone che cercano lavoro. Il numero degli occupati cresce infatti dello 0,1%. La vera notizia però è che  la crescita del numero degli occupati è tutta da attribuire al lavoro dipendente a termine . Si legge nel Rapporto: "A gennaio 2018 crescono i lavoratori dipendenti (+0,3% rispetto a dicembre, pari a +54 mila), mentre calano gli indipendenti (-0,5%, -29 mila). Tra i dipendenti l’aumento è determinato esclusivamente dai lavoratori a termine (+2,3%, +66 mila) mentre calano i permanenti (-0,1%,  -12 mila)" In altri termini,  quel po' di lavoro creato è sempre più precario . Dopo anni di riforme del mercato del lavoro tese alla flessibilità (dal pacchetto Treu del 1997 fino al recente Jobs Act),...

Prodi e Renzi divisi sull'economia, WSI

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Romano Prodi  si schiera definitivamente con la  coalizione di centrosinistra  per le prossime elezioni politiche .  Il suo  endorsement   non va a Matteo Renzi ,   ma ad "Insieme", un cartello elettorale di partiti alleati con il Pd. Geometrie politiche a parte, cos'è che divide il Professore dall'ex sindaco di Firenze dal punto di vista economico? Una ricostruzione delle  due differenti visioni economiche , realizzata sulla base di libri pubblicati da Prodi e Renzi, è stata proposta di recente sulla rivista  Economia e Politica . In estrema sintesi, per  Renzi  la crescita dell'occupazione proviene in ultima analisi dalla  riduzione delle tasse  e dalla  semplificazione  del sistema economico e della burocrazia, comprese misure come l' eliminazione dell'articolo 18  che caratterizzano il  Jobs Act . Per  Prodi  non è sufficiente creare lavoro, ma è necessario  con...