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Posto Fisso: il lungo addio

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  Nell’Era della precarietà, neanche la Pubblica Amministrazione garantisce più sicurezza lavorativa ai propri dipendenti: negli ultimi dieci anni, infatti, la P. A. italiana ha registrato una riduzione del 2,8% dei dipendenti a tempo indeterminato ed, al contrario, ben il 58,9% in più di contratti a tempo determinato. Si tratta dei dati che ha rilasciato l’ISTAT alla fine dello scorso anno, relativi all’arco temporale 2011-2020. Accanto a questi dati, relativi ai soli dipendenti, vi è un altrettanto notevole incremento dei collaboratori e dei vari atipici che lavorano e hanno lavorato per le pubbliche amministrazioni in questi dieci anni: +59,1%. Non c’è da stupirsi. In fondo, il “posto fisso” viene demonizzato da tempo immemore, tanto da apparire come una sciocca ossessione da bamboccioni di provincia nella famosa parodia zaloniana. Da anni ormai viene descritto più come un disvalore, invece che come garanzia di imparzialità da parte di chi garantisce servizi pubblici. Inoltre, d...

Stipendi pubblici e inflazione: chi e perché ostacola i rinnovi contrattuali

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  Secondo l’Istat, nel 2022 le retribuzioni cresceranno, in media, dello 0,9% nel settore privato e dello 0,3% nella Pubblica Amministrazione a fronte di un’inflazione del 5,2%. Dopo tanti anni, infatti, i rinnovi contrattuali per alcuni enti pubblici sono stati sbloccati ma, purtroppo, un aumento del livello dei prezzi come non si vedeva da tempo minaccia comunque il nostro potere d’acquisto. Sullo sfondo del grande tema dell’inflazione si consuma dunque ancora una volta il classico conflitto distributivo tra salari e profitti tipico del settore privato, ma si palesa anche il tema del potere d’acquisto degli stipendi dei dipendenti pubblici.  1. Conflitti distributivi Se crediamo che il nostro settore sia al riparo da veraci conflitti di questa natura commettiamo, infatti, molto probabilmente un grosso errore. Ci accorgiamo di essere anche noi al centro dell’arena di interessi economici e distributivi contrapposti, ad esempio, già guardando al Documento di Economia e Finanza ...

Campagna RSU 2022 della FP CGIL INPS

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Alcune immagini della campagna elettorale RSU 2022 della FP CGIL INPS a cui abbiamo lavorato quest'anno: dal blog nazionale fino alla direzione provinciale di Caserta, dove la nostra lista si è collocata prima per voti ricevuti ed ha eletto tre RSU, me compreso! #ScelgoCGIL #RSU22 DAL BLOG IL NOSTRO VALORE: L'ESEMPIO DELLA CASSA INTEGRAZIONE DALLA PARTE GIUSTA: L’IMPATTO DEL NOSTRO LAVORO SUI SALARI DEGLI ITALIANI PASSIAMO AI FATTI! RETRIBUZIONI, PROGRESSIONI E NUOVE AREE CONTRO TUTTO QUESTO, ANCHE DA SOLI, DA SEMPRE COSA MUOVE I CANDIDATI CGIL DA CASERTA  LOCANDINE LISTA FP CGIL INPS CASERTA LOCANDINA RINGRAZIAMENTI

Un'altra Politica, un'altra P. A., un altro Stato di emergenza

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Sul blog della CGIL Inps invito a riflettere su come avremmo meglio affrontato anche la dura crisi pandemica se, negli anni, il nostro Paese avesse investito nel mondo del lavoro e nella Pubblica Amministrazione con politiche completamente diverse da quelle perseguite fino ad oggi. A due anni dallo scoppio della pandemia, ci troviamo ancora al centro di un vortice di ansie, semi-chiusure, di crisi economica e sociale e di “smart working sì” - “smart working no”, etc. Ma cosa sarebbe successo se la pandemia avesse colpito un’Italia diversa? Se il nostro Paese - al contrario di quanto ha fatto negli ultimi trent’anni - avesse investito più risorse nel settore pubblico e nel mondo del lavoro, non avremmo forse una situazione decisamente migliore di quella attuale? Immaginiamo, tanto per fare l’esempio più lampante (ma non l’unico), ospedali e strutture sanitarie con più posti letto e terapie intensive, più personale, più risorse per la ricerca medica (dunque anche per vaccini e farmaci c...

Dal pessimismo all'attivismo perché «mi rivolto, dunque siamo»

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Sul blog della CGIL Inps un mio contributo sulle ultime scelte politiche sul pubblico impiego e sul perché e come il mondo del lavoro può reagire, apparso col titolo " Dal lavoro agile negato alle pagelline: passiamo dal pessimismo all'attivismo ". Nelle ultime settimane, diverse disposizioni sull'organizzazione del pubblico impiego hanno finito per creare malumori tra i dipendenti della pubblica amministrazione italiana. Il ridimensionamento dello smart working deciso con il DPCM del 23 settembre, il rapido rientro in sede e l'incertezza sulle modalità del prossimo futuro sono sicuramente tra le ragioni principali ed, infatti, se n'è parlato molto anche su questo blog. Non si tratta dell’unica disposizione che, ultimamente, ha finito per creare inquietudine e senso di impotenza in molti di noi. In Inps, ad esempio, sono state da poco anche introdotte le valutazioni della performance individuale alle quali, come prevede la legge con l’art. 45 del D. lgs. 16...

Mai più fascismi, Piazza S. Giovanni Roma 16/10/2021

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Le nostre foto e video dalla manifestazione CGIL, CISL e UIL del 16/10/2021 #MaiPiùFascismi

Dai vaccini alla PA: battaglie comuni per il bene pubblico

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Sul blog della FP CGIL INPS, a partire dal dibattito sulla sospensione dei diritti di proprietà su vaccini e prodotti anti-CoVID, un mio contributo sulla necessità di una generale ridefinizione dei confini tra settore privato e settore pubblico o, in altri termini, dei confini tra profitto ed interesse generale Fino a solo un paio di settimane fa, chi domandava la sospensione dei brevetti sui vaccini contro il Coronavirus veniva considerato un folle, un profano del mondo dell’economia oppure, quando andava bene, un ingenuo utopista. Poi è accaduto che proprio il leader di una delle nazioni più liberiste del mondo, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, abbia dichiarato l’appoggio degli USA a quella stessa causa. Un vero shock per chi continua a remare contro la lotta per un vaccino bene comune. Più in generale, un colpo non indifferente agli alfieri della superiorità del mercato e del settore privato sul settore pubblico. Al di là delle possibili ragioni geopolitiche della posizion...

Simulazione riduzione orario nella PA in risposta al dibattito sul blog Cgil Inps

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In risposta al dibattito aperto sul blog della FP CGIL Inps , il mio contributo sul tema della riduzione dell'orario di lavoro pubblicato su BeInps lo scorso 5 maggio .  La generalizzata e rapida espansione dello smart working causata dalla pandemia ha comportato grandi mutamenti nell’organizzazione del lavoro in Italia e nel mondo. Tra luci ed ombre, i vantaggi più largamente riconosciuti riguardano sia vantaggi di carattere individuale, come quelli legati ad un miglior equilibrio vita-lavoro, e sia vantaggi di carattere collettivo, come la maggior produttività registrata ed il minor impatto sull’ambiente dovuto ad un numero inferiore di spostamenti quotidiani. L’espansione dello smart working non è però la sola innovazione organizzativa che la pandemia sta portando con sé nel mondo. Nel suo ultimo articolo sul blog BeInps, ad esempio, Giuseppe Lombardo ha introdotto il tema della riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione, riprendendo in particolare la recente propo...

Le conseguenze del primo Brunetta sul mondo del lavoro

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É online da  oggi il  blog della FP CGIL INPS !  In apertura, anche le mie riflessioni sul ritorno di Brunetta come Ministro della Funzione Pubblica: "Le conseguenze del primo Brunetta sul mondo del lavoro". Con il giuramento al Quirinale dello scorso 13 febbraio, la Pubblica Amministrazione ha ufficialmente un nuovo ministro, l’On. Renato Brunetta . Si tratta di una personalità che ha già ricoperto lo stesso ruolo dal 2008 al 2011 e non solo generando la contestata riforma che porta il suo nome, ma anche alimentando un aspro clima sociale nei confronti dei lavoratori pubblici a colpi di virulenti epiteti come “fannulloni” o “la peggiore Italia” che risuonano ancora oggi nelle menti di molti di noi. Simili modalità comunicative ebbero l’effetto di costruire una narrazione utile a giustificare alcune delle normative più regressive per il mondo del lavoro pubblico . Come ha già ricordato infatti la segretaria nazionale della FP CGIL, Serena Sorrentino, in quegli anni Brunet...