Il piano per il profitto di Letta e la rappresentanza del lavoro
Il " piano per il lavoro " del governo Letta promette tanti nuovi posti di lavoro grazie ad incentivi temporanei alle assunzioni di giovani e grazie ad una maggiore flessibilità in entrata. Sono previsti, ad esempio, bonus limitati a 18 mesi per chi assume giovani in determinate condizioni e la riduzione degli intevalli di tempo per i rinnovi dei contratti a tempo determinato. Come sottolinea Tito Boeri , però, gli sgravi temporanei si sono dimostrati inefficaci in passato: i posti aggiuntivi sono pochissimi e che ne beneficiano soprattutto imprese che avrebbero comunque fatto assunzioni. Neanche la maggiore flessibilità si è finora dimostrata efficace nel creare posti di lavoro. Come spiegava Emiliano Brancaccio , gli studi dell'OCSE non sono riusciti a dimostrare che maggiore flessibilità si traduce in maggiore occupazione. Come già spiegato in altri post , questo genere di politiche ha come conseguenza, invece, la caduta dei salari e rischia di accentuare una g...