Dati e Grafici Occupazione Italia 2022 trimestre II aprile maggio giugno
Dati e Grafici Occupazione Italia 2022 trimestre II aprile maggio giugno | L’Istat, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Inps, l’Inail e l’Anpal pubblicano ogni trimestre la Nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione ed i relativi open data. A questi, su questo blog, integro le stime sui dati grezzi diffuse dall'Istat nel più recente comunicato Il mercato del lavoro e quelle del database Ameco della Commissione europea. Il risultato è una fotografia sintetica del mercato del lavoro italiano dell'ultimo trimestre disponibile in pochi e semplici grafici.
Dati e Grafici Occupazione Italia 2022 trimestre II aprile maggio giugno
Una breve nota sui dati:
Migliorano i tassi di disoccupazione e occupazione ed anche il saldo tra attivazioni e cessazioni nel trimestre, sebbene le attivazioni superino le cessazioni solo grazie ai contratti a tempo. Tra questi, vi sono numeri molto alti di precariato estremo: si legge nel report che ben il 37% delle nuove posizioni attivate si prolunga non più di 30 giorni è solo lo 0,5% oltre un anno. Nel caso dei contratti a tempo indeterminato, invece, si conferma un trend meno felice con un numero di cessazioni superiore a quello delle attivazioni.
Inoltre, anche il dato tendenziale, ossia la variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, vede un incremento delle cessazioni (25,87%) superiore a quello delle attivazioni (23,04%).
Tutto questo senza dimenticare la peculiare fase storica che, complice un'inflazione per lo più importata, vede nell'anno un boom nei profitti delle grandi società (+72,2%) e redditi da lavoro sempre più poveri in termini reali (+3,7% contro il +8,4% dei prezzi), secondo la Etuc.
Si avvicinano le elezioni in Italia e questi dati, come quelli che li hanno preceduti, dovrebbero suggerire un programma politico fatto di lotta al precariato abolendo tutte le disposizioni anti-labour presenti nel famigerato Jobs Act e ridando centralità al contratto a tempo indeterminato, un ambizioso piano di assunzioni nella Pubblica Amministrazione che porti l'Italia quantomeno in linea con la media europea, riforme volte a riequilibrare il rapporto capitale-lavoro e la distribuzione del reddito, oltre che massicci investimenti pubblici per stimolare la domanda aggregata e l'occupazione generale.
Attivazioni
- congiunturale: +6,19%
- tendenziale: +23,04%
Cessazioni
- congiunturale: +6,12%
- tendenziale: +25,87%
Tasso di disoccupazione
- questo trimestre: 7,96%
- precedente trimestre: 8,75%
- questo trimestre nell'anno precedente: 9,60%
- Attivazioni e Cessazioni: attivazioni e cessazioni di contratti di lavoro subordinato e, in parte, parasubordinato rilevate tramite le Comunicazioni obbligatorie on line al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali cui sono tenuti i datori di lavoro dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185.
- Tasso di disoccupazione: rapporto tra i disoccupati e la forza lavoro e, dunque, rappresenta la quota di forza lavoro che non ha trovato un incontro con la domanda, in rapporto alla forza lavoro stessa.
- Tasso di occupazione: rapporto tra occupati e popolazione.
- Congiunturale: pertinente alla congiuntura economica e, dunque, generalmente riferito alle variazioni rispetto al trimestre precedente.
- Tendenziale: pertinente al trend economico e, quindi, in genere indicativo delle variazioni rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.
- Nord Italia: Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto.
- Centro Italia: Lazio, Marche, Toscana, Umbria.
- Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
- Quota salari sul Pil: quota percentuale del prodotto interno lordo che viene distribuita ai percettori di salario invece che ai percettori di profitti e rendite
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