Economia e Politica: «Effetti della manovra modesti. Le alternative c'erano», WSI


La rivista scientifica Economia e Politica ha realizzato uno studio sull'efficacia della manovra economica del governo in cui dimostra che l'impatto sul Pil nel 2019 sarà decisamente modesto soprattutto a causa della carenza di investimenti pubblici e della mancanza di una visione di politica industriale.
Gli autori dello studio, il prof. Riccardo Realfonzo e Angelantonio Viscione, fanno ricorso alla letteratura economica internazionale sui moltiplicatori fiscali, strumento teorico con cui si misura l'effetto di una variazione di tasse e spesa pubblica sul Pil, per valutare l'efficacia della manovra 2019. Come si legge su economiaepolitica.it, vengono presi come riferimento i moltiplicatori ottenuti dalla meta regression analysis condotta su centinaia di osservazioni raccolte da diversi studi da Sebastian Gechert e pubblicata tra gli Oxford Economic Papers per poi applicarli alle misure discrezionali contenute nella Legge di Bilancio italiana. Secondo queste stime «il contributo della manovra alla crescita del Pil risulta essere pari a un timido +0,29% (dunque non lo 0,4% stimato dal governo). Il nostro esercizio conferma dunque un ben modesto effetto espansivo dell’attuale composizione della manovra, avvicinandosi peraltro molto al valore di +0,3% stimato dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio nel suo “Rapporto sulla politica di bilancio 2019”».
Al contrario - secondo gli autori dello studio - una diversa composizione della manovra, anche a saldi invariati ma con risorse dimezzate sulle misure-simbolo della campagna elettorale delle forze politiche al governo e corrispondenti maggiori investimenti, avrebbe raddoppiato l’impatto positivo sulla crescita. In alternativa - sempre secondo gli autori - portando il deficit al 2,4% inizialmente proposto ma impiegando la differenza tra il 2,4 e l'attuale 2,04 in investimenti, le stime mostrano che l’impatto espansivo sarebbe addirittura triplicato. Si tratta di risultati sostanzialmente confermati anche usando i moltiplicatori calcolati sull'economia italiana dall’Ufficio parlamentare di bilancio (2018) attraverso l’impiego del modello ISTAT MeMo-It applicato al periodo della doppia crisi economica 2008-2014.




Articolo pubblicato su Wall Street Italia
twitter: @AngelantonioVis


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