Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta politica fiscale

Forum dell'Economia CGIL 2019

Immagine
M ercoledì 20 marzo 2019 , presso la sala Santi della sede della CGIL a Roma, la confederazione sindacale ha convocato il Coordinamento Politiche economiche, insieme al  Forum dell'Economia e al Laboratorio fiscale. L'argomento principale dei lavori è stata la discussione preliminare sul Documento di Economia e Finanza 2019, alla quale il prof. Riccardo Realfonzo ed io abbiamo partecipato mostrando i risultati del nostro studio " Una stima degli effetti della manovra e delle alternative possibili ".

Economia e Politica: «Effetti della manovra modesti. Le alternative c'erano», WSI

Immagine
La rivista scientifica Economia e Politica ha realizzato uno studio sull'efficacia della manovra economica del governo in cui dimostra che l'impatto sul Pil nel 2019 sarà decisamente modesto soprattutto a causa della carenza di investimenti pubblici e della mancanza di una visione di politica industriale. Gli autori dello studio, il prof. Riccardo Realfonzo e Angelantonio Viscione , fanno ricorso a lla letteratura economica internazionale sui moltiplicatori fiscali, strumento teorico con cui si misura l'effetto di una variazione di tasse e spesa pubblica sul Pil, per valutare l'efficacia della manovra 2019 . Come si legge su economiaepolitica.it , vengono presi come riferimento i  moltiplicatori ottenuti dalla meta regression analysis condotta su centinaia di osservazioni raccolte da diversi studi da Sebastian Gechert e pubblicata tra gli Oxford Economic Papers per poi  applicarli alle misure discrezionali contenute nella Legge di Bilancio italiana. Secondo que...

Una stima degli effetti della manovra e delle alternative possibili

Immagine
di Riccardo Realfonzo e Angelantonio Viscione Con diverse tecniche di stima dei moltiplicatori degli stimoli fiscali mostriamo che la manovra economica del governo per il 2019 ha un impatto molto modesto sulla crescita perché trascura gli investimenti, non presenta un disegno di politica industriale e non muta le condizioni del lavoro. Al contrario, una diversa composizione della manovra , anche a saldi invariati ma con risorse dimezzate sulle misure-simbolo e corrispondenti maggiori investimenti, avrebbe raddoppiato l’impatto positivo sulla crescita. Inoltre, portando il deficit al 2,4% e spostando le risorse aggiuntive sugli investimenti, tutte le stime mostrano che l’impatto espansivo sarebbe addirittura triplicato. Continua su economiaepolitica.it

Le fantasie di Edmund Phelps, WSI

Immagine
Sul Wall Street Journal , l'economista Edmund Phelps firma un lungo editoriale intitolato The Fantasy of Fiscal Stimulus in cui cerca di dimostrare che le politiche fiscali espansive non sono efficaci contro una crisi economica. Phelps accenna anche all' Italia  e sostiene che proprio la dissolutezza fiscale dello Stato ha minato la  fiducia del settore privato e contribuito ad impedire la ripresa del paese. Al contrario, g li Stati Uniti sarebbero usciti dalla crisi grazie ad un'endemica capacità innovativa del proprio sistema economico. Il confronto tra il saldo del bilancio pubblico dei due paesi racconta però tutta un'altra storia. Come mostra la figura, chi ha fatto politiche espansive in deficit per affrontare la crisi del 2008 sono proprio gli Stati Uniti mentre l'Italia, al contrario, registra quasi sempre addirittura avanzi di bilancio*.  Ns. elaborazioni su dati Ameco - Commissione europea I dati non mostrano dunque alcuna dissolut...

Il pensiero economico dominante scopre la politica fiscale?

Immagine
I modelli economici mainstream hanno commesso grandi errori di previsione, soprattutto durante gli anni della crisi, e questo ha spinto alcuni economisti a rivisitarli per avvicinarli maggiormente alla realtà. I cambiamenti proposti restano però vani: il pensiero economico dominante affonda comunque le sue radici in invadenti e controverse teorie neoclassiche. Continua su Economia e Politica