Eurocrisi: il conto alla rovescia non si è fermato
L’Unione
monetaria europea sta accelerando la corsa verso la deflagrazione. Con la crisi
intervenuta sul finire del 2007, l’eurozona non è più cresciuta e i processi di
divergenza tra le aree centrali e quelle periferiche si sono intensificati,
divenendo quasi irresistibili. La tesi della Commissione Europea – secondo cui
la moneta unica e l’integrazione commerciale, combinate con le politiche di
austerità e la flessibilità del mercato del lavoro, aumenterebbero la coesione
tra i Paesi Europei – ha perso ogni credibilità.[1] È ormai evidente che,
continuando con le politiche attuali, e con l’impossibilità di compensare gli
squilibri macroeconomici mediante le svalutazioni, l’esplosione dell’euro è
solo una questione di tempo, come se avessimo da tempo innescato una bomba a
orologeria.
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