Dati e Grafici Occupazione Italia 2021 trimestre III luglio agosto settembre

 Dati e Grafici Occupazione Italia 2021 trimestre III luglio agosto settembre | L’Istat, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Inps, l’Inail e l’Anpal pubblicano ogni trimestre la Nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione ed i relativi open data. A questi, su questo blog, integro le stime diffuse dall'Istat nel più recente comunicato Il mercato del lavoro e quelle del database Ameco della Commissione europea. Il risultato è una fotografia sintetica del mercato del lavoro italiano dell'ultimo trimestre disponibile in pochi e semplici grafici.


Dati e Grafici Occupazione Italia 2021 trimestre III luglio agosto settembre

Una breve nota sui dati:

Prosegue il rimbalzo tecnico di un'economia colpita duramente dalla pandemia, trascinando con sé anche un positivo rimbalzo dell'occupazione sia in termini congiunturali che tendenziali. Restano però da monitorare le caratteristiche di questa ripresa. Con la fine del blocco dei licenziamenti per settori come industria ed edilizia, scattato proprio nel III trimestre di quest'anno, le cessazioni aumentano di ben il 7,35%, a fronte di un +5.83% delle attivazioni e a fronte della mancata riforma degli ammortizzatori sociali così come richiesta dalle parti sociali. Aumentano ancora i contratti precari più di quelli stabili: l'incremento delle posizioni lavorative incorpora, da un lato, un rallentamento dell’aumento di quelle a tempo indeterminato (+42mila a fronte del +135mila dello scorso trimestre) e, dall'altro, un'accelerazione di quelle a tempo determinato (+111 mila a fronte del -71 mila dello scorso trimestre), senza contare che nella Nota trimestrale si legge che un contratto su tre (per l'esattezza il 31,2%) non supera neanche il mese di durata. Inoltre, nonostante la caduta dei casi CoVID e la diffusione dello smart-working, gli infortuni crescono su base annua addirittura del 26,5%, segnando quindi una drammatica accelerazione delle forme più tradizionali di incidenti sul lavoro. Il tema della "qualità" di questa fisiologica ripresa post-lockdown - che è stato infatti portato in piazza dai sindacati in sciopero generale lo scorso 16 dicembre - si conferma dunque l'elefante nella stanza da affrontare con urgenza.


Attivazioni

- congiunturale: +5,83%

- tendenziale: +5,17%

Cessazioni

- congiunturale: +7,35%

- tendenziale: -1,80%

Tasso di disoccupazione

- questo trimestre: 8,92%

- precedente trimestre: 9,62%

- questo trimestre nell'anno precedente: 10,20%













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Glossario
  • Attivazioni e Cessazioni: attivazioni e cessazioni di contratti di lavoro subordinato e, in parte, parasubordinato rilevate tramite le Comunicazioni obbligatorie on line al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali cui sono tenuti i datori di lavoro dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185.
  • Tasso di disoccupazione: rapporto tra i disoccupati e la forza lavoro e, dunque, rappresenta la quota di forza lavoro che non ha trovato un incontro con la domanda, in rapporto alla forza lavoro stessa.
  • Tasso di occupazione: rapporto tra occupati e popolazione.
  • Congiunturale: pertinente alla congiuntura economica e, dunque, generalmente riferito alle variazioni rispetto al trimestre precedente.
  • Tendenziale: pertinente al trend economico e, quindi, in genere indicativo delle variazioni rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.
  • Nord Italia: Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto.
  • Centro Italia: Lazio, Marche, Toscana, Umbria.
  • Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
  • Quota salari sul Pil: quota percentuale del prodotto interno lordo che viene distribuita ai percettori di salario invece che ai percettori di profitti e rendite

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