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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Meno salario per tutti

L' accordo sulla produttività tra esecutivo e parti sociali (senza la firma della Cgil) sembra confermare le prime impressioni sugli strumenti che questo governo vuole adottare per affrontare la crisi economica. Mi riferisco, in particolare, allo strumento della deflazione salariale. Un post scritto a marzo, all'indomani della riforma del lavoro, metteva in dubbio le tesi addotte dai tecnici e portava ad una conclusione: il disegno che c’era dietro quelle misure poteva essere quello di aumentare la competitività dei prodotti italiani sul mercato internazionale comprimendo il costo del lavoro. Un tentativo di sollevare il Pil del Paese facendo leva sulle esportazioni in una sorta di gara a ribasso tra i salari dei diversi Stati. L'accordo firmato di recente da imprese e sindacati potenzia la contrattazione decentrata, a scapito di quella nazionale e questo vuol dire dividere i lavoratori. Trasferire al contratto di secondo livello competenze come la regolazione di ora...

Sinistra, primarie e tabù

L’occasione di democrazia che ci offrono le primarie, a mio parere, non va sprecata. La coalizione Pd-SeL-Psi sembra anche la favorita alle prossime elezioni e allora, dato che si sfidano programmi politici molto diversi tra loro, tanto vale dire la propria alle urne del 25 novembre. I movimenti che s’odono a Sinistra, tra Alba e civiche varie, sono interessanti, ma ancora in fase embrionale e poi chissà che forma avranno domani. Meglio, dunque, non perdere il treno delle primarie che passa oggi. Quanto alla loro organizzazione, la scelta del confronto tv su un canale a pagamento e l’eccessiva burocratizzazione del voto sembrano proprio tentativi di chiudere le primarie ai soli iscritti e affezionati Pd per favorire Bersani. E allora, una partecipazione di massa per farsi sentire e riaprire la partita è proprio quello che ci vuole. Tre sono i più favoriti e determinanti: Bersani, Renzi e Vendola. E tanti sono i tabù che li riguardano. I militanti Pd “di sinistra” e i nos...