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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Francia 1 Italia 0. Altro che pareggio.

Lo scorso sabato, Hollande ha dichiarato che la Francia non adotterà una ''golden rule'' sul pareggio di bilancio nella Costituzione. Qualcuno avrà temuto il peggio, in primis l’ira dei mercati alla riapertura delle Borse il lunedì successivo! Soprattutto qualche italiano, al ricordo della modifica lampo della nostra Carta Costituzionale due mesi fa, offerta in sacrificio al dio spread, si sarà spaventato a morte. Magari avrà pure pensato di essere fortunato a non avere al Governo un socialista pericoloso e incosciente come quello. Ebbene, lo spread francese è sceso oggi, in un sol colpo, di ben 6.77 punti . Evidentemente, gli investitori, a differenza di grandi statisti come Enrico Letta , sanno quali sono le conseguenze di certe scelte.

L'importante è la salute... dei conti pubblici (e privati)

L'Italia è il Paese in cui, nell'ultimo anno, 9 milioni di persone hanno dovuto rinunciare alle cure sanitarie per motivi economici. È un dato allarmante e richiede un intervento pubblico forte e deciso. Ma il governo è tecnico, è quello dell’emergenza, quello del risanamento dei conti pubblici e, dunque, taglia anche sulla salute della povera gente. Tra tagli al Fondo sanitario nazionale e ridefinizione dei tetti di spesa, la pelle degli italiani farà risparmiare circa 5 milardi di spesa al bilancio dello Stato. Eppure i numeri ci dicono che dal 2000 al 2010 l'incremento medio annuale della spesa dedicata alla Sanità in Italia è di gran lunga inferiore alla media OCSE, nonchè inferiore ai dati della tanto virtuosa Germania. Quanto allo stock di spesa sanitaria complessiva procapite, siamo addirittura al penultimo posto tra i 15 paesi dell'Europa continentale, avanti solo ad un altro dei Pigs, il Portogallo. La Germania, ad esempio, spende 4129 $ l'anno per pe