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In difesa di Fassina e del reddito minimo garantito

Lo scontro Grillo-Fassina ha fatto un gran rumore mediatico. Il primo ha presentato la sua proposta di reddito minimo e il secondo ne ha criticato la parte della copertura finanziaria. Gran parte degli italiani si è divisa tra chi difende l'amato leader dei 5 Stelle e chi, invece, ne approfitta per attaccarlo e dimostrarne l'elevato tasso di demagogia. 
Chi ci perde in tutto ciò è la prospettiva di una seria legge sul reddito minimo garantito, presente in varie forme in tutti i paesi dell’Unione Europea a 15 (e in diversi nuovi stati membri).
Ad ogni modo, difendo Fassina perchè boccia una proposta che si basa su risorse oggettivamente insufficienti: secondo l'esponente del Pd, si tratterebbe di almeno 30 miliardi di euro all'anno, ma tagliare le pensioni d'oro, riscuotere l'Imu sui beni della Chiesa e tagliare le spese militari come suggerisce Grillo non coprirebbero neanche 4 miliardi per pochi anni ed è, inoltre, incompatibile con le regole di utilizzo della spesa (non è possibile utilizzare risorse in conto capitale per finanziare spesa corrente).
Quanto a Grillo, sfruttando l'amore-odio dei media nei suoi confronti, ha semplicemente osato una proposta che può garantirgli consensi (e soprattutto di non perdere quelli che aveva, visto che il Rmg era uno dei punti forti del suo programma). Nonostante il rumore mediatico che ha assunto il disegno di legge presentato dai grillini, a differenza di quelli presentati ancor prima da altri soggetti, non si tratta certo di un'esclusiva dei 5 stelle.
Il discorso sul Rmg, insomma, non nasce con Grillo e soprattutto non muore con la sua proposta. Già il 15 aprile è stata consegnata una proposta di legge di iniziativa popolare, frutto di consultazioni pubbliche e raccolta firme,  che recentemente è stata presentata formalmente da Sinistra Ecologia e Libertà, e alcuni parlamentari del Partito Democratico ne hanno presentato una propria (alcuni, perchè evidentemente non c'era unità neanche su questo nel Pd). 
Da tempo è in atto un dibattito intorno alla forma più conveniente di reddito minimo garantito o di cittadinanza e relative coperture finanziarie. Basti ricordare le proposte di Bin Italia, l'ebook di Sbilanciamoci e gli interventi su Lavoce.info.
Al di là della convenienza di attaccare o difendere Grillo, insomma, le parole di Fassina non escludono un reddito minimo garantito, ma solo quello del Movimento 5 Stelle.
E non dimentichiamo che, tra raccomandazioni e risoluzioni, anche questo ci chiede l'Europa.

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